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Ancora un altro libro sulla PNL? Ci è stata presentata sotto i più diversi aspetti e, nonostante la PNL sia stata riconosciuta come un mezzo efficace di cambiamento e crescita, è spesso rimasta in secondo piano. Perché? In primis, perché già il nome può risultare complicato. Poi, perché è stata spesso associata alla vendita (non etica), al successo (ad ogni costo) all’inganno e alla manipolazione.
L'autrice e Life Coach professionista, Debora Conti, ce la presenta per ciò che è: la PNL è “solo” un mezzo di analisi e filtro del mondo e di comunicazione efficace. Anzi, la PNL è una meta-disciplina utile a migliorare le proprie Soft Skills di comunicazione, empatia, gestione emotiva, relazionale e comportamentale.
Nel libro l'autrice e Trainer di Programmazione Neuro Linguistica presenta questa meta-disciplina per ciò che è: lo studio della struttura dell'esperienza soggettiva. E quindi: cosa pensiamo? Come pensiamo? Cosa ci diciamo per motivarci? O per demotivarci? Come possiamo cambiare strategie di interazione con il mondo? Diventare più la persona che vogliamo essere veramente? Coltivare abitudini sane e in modo coerente con l'identità di chi vogliamo essere? Come possiamo usare la PNL per comunicare meglio e relazionarci serenamente in ogni situazione?
Questo libro accompagna il lettore a scoprire la PNL come mezzo di analisi, osservazione, interazione e miglioramento e presenta i contenuti del corso CCA Practitioner di Coaching e PNL tenuto dal Centro di Coaching Applicato diretto dall'autrice.
Il libro è diviso in cinque parti che spiegano la PNL secondo benefici e intelligenze: 1. Tu, 2. Intelligenza emotiva, 3. Intelligenza linguistica, 4. Intelligenza relazionale e 5. Intelligenza comportamentale. Si aggiunge a fine libro un capitolo Bonus su come parlare in pubblico e dritte di PNL.
Indice del libro "La PNL che Ti Serve" di Debora Conti
L’autrice
Ancora la PNL?
La PNL che ti serve
Strumenti di PNL che ti servono… per volare
Parte prima – Tu
Le due menti
Le emozioni
Auto-coaching
Mindset
Parte seconda – Intelligenza emotiva
Presupposti della PNL
Non neghiamo, sostituiamo
La vera e utile definizione della PNL
La tua struttura interna, il sistema rappresentazionale e le submodalità
La ristrutturazione
La Time line
Lo Swish pattern
Ancore utili
La motivazione
Il bambino di 4 anni
Parte terza – Intelligenza linguistica
Quella radio che gira, e gira, e gira…
Il dialogo tra le parti
Regole base per parlarti
Le domande utili
Il Meta modello snello
Il linguaggio metaforico
Parte quarta - Intelligenza relazionale
Pace and lead, matching and mirroring
L’empatia
Due bisogni sociali fondamentali
Linguistica per il bene delle relazioni
Parte quinta – Intelligenza comportamentale
La teoria dell’ABC
Il tempo per cambiare: quanto?
La visualizzazione di processo
BONUS: Tre dritte per parlare in pubblico
Conclusione: e adesso?
Libri consigliati di PNL e Coaching
CCA Practitioner di Coaching e PNL
Il CCA Italia
“La PNL che Ti Serve” di Debora Conti è un libro fondamentale per chiunque voglia esplorare e sviluppare le proprie soft skills. L’autrice riesce a rendere accessibile una disciplina che spesso appare complessa, guidando il lettore attraverso i concetti chiave con chiarezza e semplicità. La divisione in parti tematiche rende la lettura fluida e interessante, permettendo a ciascuno di trovare il proprio percorso di crescita.” - Giulia B.
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“Debora Conti riesce a trasmettere la potenza della PNL in modo coinvolgente e stimolante. Il libro non solo fornisce strumenti pratici, ma invita anche a riflettere su chi siamo e su come vogliamo comunicare. È un invito a prendere in mano la propria vita con consapevolezza e responsabilità.” - Luca F.
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“Ho trovato ‘La PNL che Ti Serve’ di Debora Conti estremamente utile. Ogni capitolo è ricco di esempi pratici e suggerimenti che possono essere applicati immediatamente. La sua esperienza come coach si riflette nella scrittura, rendendo i concetti complessi molto più comprensibili. Consiglio vivamente questo libro a chiunque desideri lavorare su se stesso.” - Sara M.
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“‘La PNL che Ti Serve’ è un’opera che non può mancare nella libreria di chi è in cerca di sviluppo personale. Debora Conti presenta la PNL come un alleato per migliorare la nostra comunicazione e le nostre relazioni. Ogni lettore troverà spunti preziosi per migliorare non solo la propria vita professionale, ma anche quella personale.” - Chiara T.
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“Un’opera illuminante! Debora Conti sfata i miti negativi sulla PNL, presentandola come un potente strumento di comunicazione e crescita personale. La sua capacità di spiegare le tecniche in modo pratico e applicabile rende questo libro una risorsa preziosa per chi desidera migliorare le proprie relazioni e interazioni quotidiane.” - Marco R.
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Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di
PNL formata presso la Paul McKenna Training Company e certificata dalla
Society of NLP come NLP Trainer. È Coach professionista con
il Master in Professional Coaching e registrata presso Renacop
(Registro Nazionale Coach Professionisti).
È Dott.ssa in psicologia e ha conseguito diversi master tra cui una specializzazione in ipnosi, il metodo educativo dello Yale Parenting Center, KPMT (Kazdin Parent Management Training) e la Positive Discipline.
Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico il suo coaching, che definisce "coaching inconscio", perché lavora oltre la forza di volontà e coinvolge sempre la mente inconscia.
Nel 2006 ha scritto e pubblicato il suo primo libro best seller con Sperling & Kupfer e ora scrive per la sua casa editrice. Da allora ha aiutato migliaia di persone in coaching e corsi dal vivo o a distanza. Dirige e insegna nel Centro di Coaching Applicato, CCA Italia, che propone corsi di coaching a vari livelli, per chi parte da zero fino a professionisti che ne fanno uso sul lavoro.
Non possiamo negare, possiamo sostituire.
Come se io adesso ti chiedessi di non pensare a una coccinella gialla a pois neri che passeggia su queste parole. Non immaginarla. Ormai è tardi. Se cerchi di negarla, prima devi immaginarla. Così per le emozioni o stati emotivi più pervasivi: uno stato di stress diminuisce agendo su un cambio del dialogo interno, il cuore rallenta i battiti agendo sul respiro più calmo, il broncio in volto si toglie solo cambiandolo in un sorriso.
Non possiamo negare l’inadeguatezza, spostarla, allontanarla. Possiamo sostituirla con la coltivazione della stima di sé. Non possiamo allontanare lo stress e chiudergli la porta in faccia, possiamo coltivare l’equilibrio e preparare risposte interne ad esso. Pensare IN positivo ci permette di concentrarci subito sulla risposta giusta.
Così anche per le difese emotive. Se conosci qualcuno che, per pura difesa emotiva, si arrabbia, si mette sulla difensiva, aggredisce verbalmente o nega l’evidenza (e sono certa che ne conosci più di uno che adotta queste difese emotive), se vuoi guidarli ad assumere le proprie responsabilità 1. Ci dovrai andar piano e non di petto, 2. Con le domande guida potresti avvicinarli all’idea di trovare soluzioni, immaginarle, spezzettarle per renderle facili.
Anche la linea del tempo è un elemento fondamentale della PNL e serve davvero
per aiutare sé stessi o gli altri a crescere: per liberarsi da catene del passato o – semplicemente – per
programmare il futuro.
Hai mai pensato di poter alleggerire i ricordi da vecchi blocchi, convinzioni limitanti, perfino traumi? Ti sei già trovata/o impreparata/o a vivere situazioni che avresti potuto… prevedere? Ecco a cosa serve la linea del tempo, a correggere.
Vuoi viaggiare nel tempo? Impara la tecnica della Time Line Therapy. Ne parliamo al CCA Pract, qui te la illustro, sappi che provare la Time line sulla propria pelle è tutta un’altra esperienza. E se è la prima volta che ne senti parlare, viverla con una guida verbale agevolerà il risultato emotivo che ti resterà dentro, potenzialmente, per sempre. Tutti consideriamo una linea del tempo attorno a noi. Quando pensiamo al passato, c’è chi di noi lo immagina che parte da dietro (e all’opposto, immaginando il futuro verso il davanti), c’è chi invece immagina il passato sulla sinistra, di lato (e, di contro, il futuro verso la destra). Non c’è giusto né sbagliato, c’è solo da conoscere come funzioniamo. La consapevolezza è il primo passo verso l’auto-miglioramento.
La linea del tempo poi è suddivisa in tappe: se, per esempio, immagini ora la tua linea del tempo del futuro, potresti collocare l’idea di dove vedresti il domani. E poi, più avanti, potresti immaginare il punto che segna settimana prossima, e così per la tappa tra un mese. Di solito le tappe non sono proporzionate, quelle più vicine guadagnano più spazio (letteralmente) e quelle più lontane nel tempo (sia nel futuro, sia verso il passato) sono vagamente posizionate sulla linea del tempo, ma non proporzionalmente distribuite.
Adoro il metamodello. Non mi piace starci troppo su, anche quando lo spiego. Mi piace parlarne
in modo funzionale e snello. Qui ti spiego cos’è, a cosa serve e ti faccio alcuni tra i mille esempi di
violazioni del linguaggio che incontriamo ogni giorno nel nostro dialogo interno e
conversazioni normali.
Alla base delle domande utili esplorative, per capire, esistono nozioni linguistiche che Richard Bandler e John Grinder hanno appreso dal modello trasformazionale di Noam Chomsky. Il Meta modello è stato codificato da Richard Bandler e John Grinder nei primissimi libri di Programmazione Neurolinguistica, in particolare nel libro La Struttura della Magia, pubblicato nel lontano 1975 in California.
Negli anni ’80 era usato (anzi, abusato) malissimo da quei coach “piennellari” (come li chiamavano in modo dispregiativo, anziché “piennellisti”) che, anziché uscire dal problema, applicavano il Meta modello per restarci ben impantanati dentro. Stile: «Ah, ma ti senti stressato… Ok, e quanto ti senti stressato adesso? E come ti senti quando sei stressato? Ma non ti rilassi mai? Ma mai mai? Cosa specificamente ti fa pensare di non rilassarti mai?» Non so tu, ma io a sentirmi porre certe domande, anche se fossi rilassata, mi stresserei!
Ma cos’è di fatto questo modello? È un modello linguistico che osserva il linguaggio in una meta posizione e ne individua falle: in particolare 12 violazioni del linguaggio che – come dicono Bandler e Grinder – evidenziano possibili discrepanze tra la Struttura Profonda del linguaggio, cioè ciò che si crede veramente, e la Struttura superficiale, cioè ciò che si dice in realtà.
Le emozioni non si comandano, si allenano. Noi nasciamo con delle emozioni universali che,
grazie a Paul Ekman, sappiamo essere: felicità, paura,
rabbia, disgusto, tristezza e sorpresa. Poi
già nella prima infanzia, per cultura ed educazione, le emozioni si fanno più complesse, si apprendono. E sono,
per esempio, la vergogna, l’ansia, la rassegnazione, la
gelosia, la speranza, il perdono, l’offesa,
la nostalgia, il rimorso, la delusione.
Un’emozione è, per definizione, “uno stato sia mentale sia fisiologico, accompagnato a uno stimolo interno o esterno, naturale o appreso”.
Capiamo cosa significa questa definizione con un paio di esempi.
Gioia: mi ricordo un bel momento passato con le figlie oppure ne sto guardando uno proprio adesso. La mia mente e il mio corpo generano chimica che io percepisco come “gioia”. La fronte è distesa, gli occhi sorridono insieme alla bocca, il corpo si nutre di energia.
Stress: la giornata è pesante, la mente ci aggiunge sopra i suoi commenti, tipo “Perché quello ha fatto così?”, “Perché io non faccio cosà?”, “Non ce la faccio più”. Il viso è teso, i denti superiori e inferiori si toccano tra loro, gli occhi sono stanchi, il respiro corto, il petto contratto, come anche spalle e collo. La mente percepisce tutto questo come stress, voglia di scoppiare o buttare tutto all’aria.
Per semplificare, possiamo pensare alle emozioni come a un cocktail di chimica che nutre o intossica il nostro corpo.
Tuffiamoci nel contenuto di questo libro: ecco strategie e
organizzazione degli strumenti utili per proseguire nella lettura.
La PNL che ti serve deve necessariamente includere i sistemi rappresentazionali e le submodalità, il modeling e l’auto-modeling, la Time line, Meta e Milton Model (snelli e comprensibili, lo giuro!), ristrutturazione e le ancore. Tutto qui? In realtà questi pochi argomenti aprono un mondo di intervento ed efficacia.
Li esploreremo organizzandoli per intelligenze, quattro intelligenze: intelligenza emotiva, intelligenza linguistica, intelligenza relazionale e intelligenza comportamentale. Questo è il fil rouge che mi permette anche di presentare PNL e Coaching al CCA: per utilità e non per teoria.
UTILITÀ
Utilità è il primo concetto che vorrei far passare: non c’è un esercizio migliore dell’altro,
un’emozione migliore di altre, un modo di pensare o un processo decisionale perfetto per tutto e tutti.
L’utilità è come un vestito che ti sta bene, e sta bene solo a te.
Se un concetto di PNL ti piace e ti incuriosisce, applicalo, testalo. Se non ti risuona per ora, lascia correre e passa ad altro. Cercherò di scrivere questo libro per piccoli capitoli così che la tua ricerca di argomenti sia facile e chiara.
Pensa per utilità e non per assoluti. Se è giusto per te e in questo momento per quella situazione, allora va bene. Domani è un altro giorno, un’altra situazione e – forse – un altro te.
Per Withmore, un coach non è un risolutore di problemi, è un facilitatore. E
la PNL è il mezzo che io preferisco associare al coaching per facilitare il
raggiungimento degli obiettivi di chi ho l’onore di accompagnare in percorsi di crescita. Per Bavister e Vickers
il coaching è «indubbiamente una conversazione ma una conversazione speciale.» La
PNL rende questa conversazione affascinante e stratificata.
Non mi va che questo sia “un altro libro sulla PNL”. Ci è stata presentata sotto i più diversi aspetti e, nonostante la PNL sia stata riconosciuta come un mezzo efficace di cambiamento e crescita, è spesso rimasta in secondo piano. Perché? In primis, perché già il nome può risultare complicato. Poi, perché è stata spesso associata alla vendita (non etica), al successo (ad ogni costo) all’inganno e alla manipolazione. Yuppie!
Be’, inutile dire che la PNL non è quanto sopra… O meglio, anche. La PNL è “solo” un mezzo di analisi e filtro del mondo e di comunicazione efficace. Poi l’uso che se ne fa esula le potenzialità del mezzo.
In questo libro eviterò di raccontarti la storia (o le storie) sulla nascita della PNL, anche se a me piace ascoltarle ed è come se leggissi libri di scoperte e avventure, non ti presenterò la PNL “da manuale” ma mi concentrerò esclusivamente sulle tecniche che io uso e insegno.
Mi piace definirtela “la PNL che ti serve”.
Iniziamo a entrare nell’argomento. La PNL che incontrerai in queste pagine ti servirà per iniziare ad
agire a tuo vantaggio, per sentirti meglio in generale, interagire meglio con gli altri, costruire meglio il tuo
futuro. In pratica, la PNL che ti serve è uno strumento pratico ed efficace di auto-coaching.
Mi preme trasmettere il messaggio per cui TU sei veramente in controllo della tua vita. Un controllo limitato ma potente, molto potente. Ecco qui il primo strumento di coaching che io trovo illuminante una volta appreso. Non solo capito, ma profondamente appreso e applicato alla propria vita.
SFERA DI CONTROLLO
Mi riferisco alla sfera di controllo. Come da disegno qui sopra, ci sono elementi nella nostra vita di nostro interesse (come gli orari di entrata e uscita da scuola dei figli, il meteo di oggi, se il comune ha deciso di fare o no una pista ciclabile in città o se piantano alberi). Fintanto che non possiamo decidere e agire noi direttamente, questi elementi sono lontani dal nostro controllo, sono solamente di nostro interesse [ 1]. Ciò su cui possiamo esercitare potere di influenza è per esempio la scelta della prossima escursione in famiglia, il prossimo spettacolo da andare a vedere, come ottenere più collaborazione in casa, come dire di “no” in modo empatico a colleghi esigenti… Ecco, nella sfera di influenza il nostro potere aumenta ma non è totale. Lì, noi possiamo influenzare, poi però le decisioni spettano agli altri. È solo nella sfera di controllo che noi possiamo esercitare il vero potere.
E qui ci viene incontro la PNL, che ci serve.
Noi, nella nostra sfera di controllo possiamo controllare come ci parliamo, come ci rilassiamo, come ci
prendiamo cura del corpo, quanto spesso abbiamo pensieri “pesanti” e quanto spesso pensieri radiosi,
incoraggianti, gioiosi, propositivi. Solo qui noi abbiamo potere d’azione, solo che… Solo che molto spesso,
molti di noi, non esercitano questo potere.
Iscriviti Adesso al Webinar Gratuito via Zoom per scoprire come poter eliminare o adottare abitudini. Terminerai il webinar gratuito conoscendo le nozioni fondamentali e un programma per iniziare a cambiare.
Ecco qui alcune domande a cui daremo risposta: 1. Quanto ci vuole per cambiare un’abitudine? 2. Come posso parlarmi per agevolare il cambiamento? 3. È vero che in 21 giorni posso cambiare un’abitudine? 4. Come è strutturata un’abitudine? 5. Come si cambia? 6. Come si allena?
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