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"Come Scrivere un Manuale Formativo di Successo" è un'opera unica nel suo genere per
professionisti che vogliono condividere la propria esperienza e
metodo. Questo libro si adatta a ogni tipo di manuale di auto-aiuto: i due
presupposti sono essere bravi in ciò che si fa e la voglia sfrenata di condividerlo con i lettori.
Debora Conti, formatrice esperta e autrice di best seller di crescita personale, ha studiato tanti manuali formativi di successo e ne svela al lettore i segreti: tra strategie per motivare, mantenere l’attenzione, rassicurare e insegnare.
Leggendo questo libro imparerai a selezionare i tuoi argomenti, a mostrare la tua differenza e unicità e a studiare il mercato. Saprai strutturare i tuoi contenuti, scegliere i titoli giusti e scoprirai l’utilità di ogni parte (esempi, storie, testimonianze, citazioni, esercizi, schemi…).
E poi imparerai a sfruttare l’inoculation, l’importanza dell’introduzione e della suddivisione in parti. Il libro ti guiderà anche a gestire i tempi e il programma di realizzazione del tuo manuale formativo di successo. Troverai trattate anche la fase della pubblicazione e quella della promozione.
Un manuale che t’insegna cosa dire e come dirlo. Ogni parte di un manuale formativo è analizzata, ogni aspetto della pubblicazione è commentato e ogni dubbio sulla tua riuscita è appianato.
Indice del libro "Come Scrivere un Manuale Formativo di Successo" di Debora Conti
Biografia: cosa scrivere e perché
La dedica
Prima Parte
• Perché scrivi il tuo manuale?
• A cosa serve la prefazione
• L'importanza dell'introduzione
• Esempi di introduzione
• Rassicurare e far sognare
Seconda Parte
• Le tempistiche: strumento o hobby?
• Ispirazione o solide ricerche?
• La struttura generale
• Sui titoli
• Parti essenziali ...e quasi
• Verso la conclusione
Terza Parte
• Scriverlo
• Ho perso il filo...
• Pubblicarlo
• Promuoverlo
• Un vero scrittore
• Programma per scrivere il tuo manuale
Conclusione
"Un libro fondamentale per chiunque desideri scrivere un manuale formativo. Le strategie proposte da Debora Conti sono pratiche e applicabili, rendendo l'intero processo di scrittura più chiaro e gestibile." - A. R.
★ ★ ★ ★ ★
"Conti offre una guida dettagliata che non solo illumina il lettore sui segreti del successo, ma lo ispira anche a esprimere la propria unicità. Ogni capitolo è ricco di esempi utili e di saggi consigli." - M. T.
★ ★ ★ ★ ★
"Un testo ben strutturato che affronta in modo esaustivo tutte le fasi della scrittura e della pubblicazione di un manuale. Lo consiglio a chiunque voglia migliorare le proprie competenze comunicative." - L. M.
★ ★ ★ ★ ★
"Debora Conti ha realizzato un'opera di grande valore. Questo libro rappresenta un vero e proprio compendio per tutti coloro che desiderano trasmettere la propria conoscenza in modo efficace e coinvolgente." - F. G.
★ ★ ★ ★ ★
"Grazie a 'Come Scrivere un Manuale Formativo di Successo', ho trovato finalmente la mia voce. Le tecniche di motivazione e coinvolgimento sono preziose e applicabili in qualsiasi contesto." - S. L.
★ ★ ★ ★ ★
Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di
PNL formata presso la Paul McKenna Training Company e certificata dalla
Society of NLP come NLP Trainer. È Coach professionista con
il Master in Professional Coaching e registrata presso Renacop
(Registro Nazionale Coach Professionisti).
È Dott.ssa in psicologia e ha conseguito diversi master tra cui una specializzazione in ipnosi, il metodo educativo dello Yale Parenting Center, KPMT (Kazdin Parent Management Training) e la Positive Discipline.
Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico il suo coaching, che definisce "coaching inconscio", perché lavora oltre la forza di volontà e coinvolge sempre la mente inconscia.
Nel 2006 ha scritto e pubblicato il suo primo libro best seller con Sperling & Kupfer e ora scrive per la sua casa editrice. Da allora ha aiutato migliaia di persone in coaching e corsi dal vivo o a distanza. Dirige e insegna nel Centro di Coaching Applicato, CCA Italia, che propone corsi di coaching a vari livelli, per chi parte da zero fino a professionisti che ne fanno uso sul lavoro.
Sono appena uscita dalla sudatissima realizzazione del libro Genitori in progress per il quale
ho letto e
riletto una cinquantina di libri sulla psicologia infantile, parenting method,
pedagogia; e poi comunicazione
efficace, intelligenza linguistica, guida emotiva etc. Dopo
averli letti o ripresi in mano, ho riscritto sul mio
quadernetto (ricordi che avevo accennato all'idea di dedicare un quaderno agli appunti del tuo manuale?) i vari
concetti, le citazioni, dritte o esempi di autori che ho voluto riprendere nel libro.
Non ho trascurato la cosiddetta concorrenza, che io non credo esista veramente perché i concorrenti possono diventare competitor (cioè affini come da definizione di marketing) e alleati nella crescita se si impara da loro e si trova il modo di collaborare assieme in certi casi. Sì, è una questione di nuance e definizioni, ma io ritengo che se consideriamo i cosiddetti "concorrenti" dei possibili alleati non si sa mai cosa possa nascere un domani. Ma anche se non nascerà mai nulla, il rispetto per il lavoro altrui è d'obbligo. C'è sempre da imparare da chi propone metodi e soluzioni simili alle tue. (Sì, te lo concedo, eccezion fatta per chi inganna i clienti e inquina il mercato. Ce n'è in ogni ambito, basta ignorarli).
LA FASE DI RICERCA
La fase di ricerca si compone dalle seguenti tre parti: 1. Studiare la concorrenza (o
competitor), 2. Studiare i
tuoi clienti, 3. Studiare chi è arrivato prima. Inizia dalla parte che vuoi. Qui,
visto che è il numero 1 nel
mio elenco e che abbiamo toccato già l'argomento, inizio dai competitor.
“Prima di iniziare il tuo manuale fatti uno schema generale. Dopo potrai permetterti modifiche, grazie allo schema iniziale. A me succede proprio così: di solito io faccio ricerche e intanto penso alla struttura, il tutto per qualche mese. Prendo appunti sul quaderno di cui hai già letto prima e su un .doc o simile comincio ad abbozzare una sorta di scaletta.
DIFFERENZA TRA SCALETTA E INDICE
La scaletta non è l'indice ma ci si avvicina. La scaletta riporta gli argomenti dei vari capitoli ma vedremo che
i titoli possono essere più o meno espliciti. Ad esempio, il capitolo che hai già incontrato "Ispirazione o
solide ricerche?" in una scaletta sarà indicato semplicemente come "Fase ricerca". La scaletta riporta anche
qualche riga per ciascun punto. Ma - anche qui - viene dopo tutto. Partiamo dal principio: come costruire una
scaletta fluida, sensata ed efficace?
Ecco alcune idee:
1. Se tieni corsi e insegni il tuo metodo da anni, la scaletta è già fatta: come spieghi il metodo? Come lo
spieghi dal vivo probabilmente sarà il modo migliore per impostare la logica del libro.
2. Se vuoi comunque essere certo che la scaletta sia ben impostata, fatti intervistare (questa volta tu) da un
amico che non ne sa niente, come spiegheresti le cose e da dove partiresti?
3. Hai una storia? Potresti iniziare dai tuoi errori. Parli di come superare un divorzio? Presumo che tu ci sia
passato, cosa hai fatto? Da dove hai iniziato? Insegni a coltivare un orto sul balcone: quali errori hai
commesso? Cosa puoi suggerire al lettore per agevolargli la riuscita del suo bell'intento?
C'È CHI ti spingerà a scrivere un tuo libro perché va di moda, perché "se non hai un
libro non sei nessuno"
oppure perché "appena scrivi un libro diventi subito qualcuno". Non ascoltarli. Se vuoi
scrivere il tuo manuale formativo
è perché LO VUOI TU. Perché non ce la fai più a trattenere tutto per te e vuoi che tutto il
mondo
condivida la tua expertise. Fallo se vuoi veramente facilitare la vita agli altri. […]
Ecco quindi perché scrivere il proprio manuale formativo:
1. Perché è da anni che lavori nel tuo settore, non riesci più a soddisfare tutti i clienti e vorresti mettere nero su bianco le basi del tuo metodo per poi a) trasferirle in eredità ai tuoi collaboratori che seguiranno i clienti mentre tu penserai ad altro, b) partire da un punto base divulgativo per poi proseguire solo con clienti selezionati in consulenze più esclusive. È il caso dei coach e psicologi che scrivono libri. Il libro serve non solo per farsi conoscere su canali diversi ma anche per potersi già presentare a clienti affini e "selezionarsi" a vicenda.
Riprendiamo due concetti che necessitano di essere approfonditi: un libro a differenza di un blog può essere trovato anche in una libreria online attraverso la ricerca per parole chiave. […]
2. Perché non ce la fai più e vorresti che tutto il mondo conoscesse i vantaggi di un metodo in cui tu credi e di cui hai prove di efficacia. Sei profondamente convinto che funzioni, lo puoi provare e ne hai abbastanza di vedere persone che perdono ancora tempo, sbattute di qui e di là tra falsi suggerimenti e facili inganni.
La legge di Parkinson è in realtà il titolo di un libro, scritto dall'omonimo Cyril
Northcote Parkinson. Il libro
è ironico ma racconta una profonda verità. Una verità che subiamo sin dai tempi dello studio
scolastico e ci
portiamo fino in ufficio se non ne siamo a conoscenza e non la correggiamo. La legge di
Parkinson si riferiva
alla crescita aziendale e racconta che questa non è direttamente proporzionale al
lavoro da svolgere. E già si
fa interessante come pensiero. Ma ciò che interessa noi tutti, oltre alle logiche imprenditoriali, è che
"più
tempo a disposizione si ha per compiere una cosa (o ci si dà per compiere quella cosa), più
tempo si impiegherà
per compiere quella cosa".
Ciò significa che se ti dai una mattinata intera per scrivere due pagine, dovresti prima chiederti se è onesto o è più tempo di quanto veramente tu necessiti? Se non conosci i tuoi ritmi di scrittura, perché sei alla tua prima esperienza, è legittimo testare, anche di ora in ora o di giornata in giornata; quando sarà arrivato il momento di scrivere, scrivi per un'ora e vedi quanto riesci a produrre: calcola per pagine A4 per esempio o per numero di parole. Data una tua media (che se continuerai a scrivere si migliorerà inevitabilmente), poi andremo al Calendario (2) e applicheremo la regola del 1,20 (3).
È importantissimo tenere a mente la legge di Parkinson perché se programmi di perdere tempo, be', perderai tempo. Se programmi di essere efficace, sarai efficace. Ora passiamo all'uso del calendario e la regola del 1,20.
L’INTRODUZIONE è molto importante, direi fondamentale per un manuale
formativo. Un manuale formativo come quello
che vuoi scrivere è l'essenza della tua conoscenza fino ad oggi. Ciò non toglie che tu tra due o tre anni possa
aver acquisito altro sapere da voler condividere e quindi voler scrivere un altro manuale. Potresti anche
prenderci gusto e appassionarti alla scrittura.
Torniamo a noi e alle multiple funzioni che una introduzione può rivestire.
FAI COME PAUL MCKENNA
Per un manuale formativo, una introduzione non introduce solo il contenuto del libro ma
presenta i vantaggi e
motiva il lettore a scoprire il libro. Alcuni autori tendono a intitolarla in altro modo o a suddividerla in
capitoli minori. Per esempio, Paul McKenna nei suoi libri mantiene sempre una struttura di base
predefinita. La
parte introduttiva al libro Instant Confidence (it. Sicuri di sé in un attimo,
Tea Edizioni, io ho la versione
in inglese a casa) si chiama così: PREPARE FOR SUCCESS! E i sotto-capitoli sono: How this
book works (Come
funziona questo libro), What you need to know before we begin (Cosa devi sapere prima di iniziare),
Who are you
becoming? (Chi diventerai?),
Il tutto in 7 pagine. Conciso. Pulito. Motivante.
FAI COME DALE CARNEGIE
Abbiamo detto che l’introduzione deve essere innanzitutto chiara e anticipatoria. Niente
sorprese. Sarà ancora
più apprezzata se ci metterai del tuo e la renderai accattivante. Ricordati però la regola del
«Poco ma buono»,
accattivante sì, ma sempre pertinente. Nel suo libricino (d’oro) Come parlare in pubblico e convincere
gli altri
Dale Carnegie condisce sapientemente l’introduzione con aneddoti personali che rinforzano la
sua immagine di
professionalità e di successo.
Sempre nel libro Come parlare al pubblico e convincere gli altri, l’autore si rivolge al lettore in modo semplice e mette tutto in chiaro sin dalle primissime frasi. Dice che il metodo è facile e semplice e generalizza paragonando il suo metodo (per parlare in pubblico) a qualsiasi altra arte.
Iscriviti Adesso al Webinar Gratuito via Zoom per scoprire come poter eliminare o adottare abitudini. Terminerai il webinar gratuito conoscendo le nozioni fondamentali e un programma per iniziare a cambiare.
Ecco qui alcune domande a cui daremo risposta: 1. Quanto ci vuole per cambiare un’abitudine? 2. Come posso parlarmi per agevolare il cambiamento? 3. È vero che in 21 giorni posso cambiare un’abitudine? 4. Come è strutturata un’abitudine? 5. Come si cambia? 6. Come si allena?
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