L’intento dell’autore è quello di far sperimentare al lettore la possibilità di liberarsi da stress, paure, sofferenze e fargli scoprire cosa si nasconde al di là della mente, aumentando significativamente la propria percezione e sensibilità. L’autore si augura che questo suo libro possa rappresentare un punto di svolta per il lettore che sperimenta il suo metodo e desidera tirar fuori quante più persone possibili dalla tossicodipendenza causata dalle emozioni.
Andrea Magrin è ricercatore, scrittore, formatore ed esperto di tecniche di rilascio emozionale. Da più di 10 anni si occupa di ricerca e sviluppo personale, opera con lo stato Senzamente e con tecniche innovative che permettono il naturale riequilibrio emozionale.
La più potente droga al mondo. L’autore afferma che il 99% delle persone del pianeta vive in schiavitù totale, in una prigione senza sbarre, vittima inconsapevole delle peggiori atrocità che mai si possano infliggere ad un essere vivente, controllate tutto il tempo da un nemico invisibile. Questa prigione è la mente incontrollata, quella vocina, quel dialogo interno incessante, che comincia al mattino appena svegli e finisce solo quando ci si addormenta. Secondo l’autore, questa è la più grande anomalia esistente sul pianeta e, il fatto che ci identifichiamo con essa, la grande gabbia. Ogni persona con cui ha parlato l’autore è convinta che quella vocina che sente nella testa, che parla, brontola costantemente, sia la sua voce; questo è falso e, se ci si libera da questa convinzione e ci si rende conto che quella voce non lo identifica ma è uno strumento di cui si è perso il controllo, si avrà accesso al proprio vero essere, alla propria essenza.

È possibile controllare la mente? L’autore rassicura il lettore che non è colpa sua se si sta “drogando”, perchè è una cosa che fanno tutti, per abitudine, anche se si “pensa positivo”. La mente è l'unica responsabile, che impedisce di vivere in pace e fa essere schiavi del pensiero compulsivo. Ogni volta che non c’è il controllo della propria mente, c’è sicuramente sofferenza in arrivo, mentre la normalità è: silenzio, pace, assenza di sofferenza e limiti di qualsiasi tipo. Risolvere i problemi della mente con la mente vuol dire fallire sempre e comunque. L'unica soluzione è andare al di là del problema, fermare il dialogo interno e prendere il totale controllo della propria mente, senza migliorare nulla; l'unica cosa che l'autore suggerisce di fare è «togliere pian piano ciò che non siamo, fino a far risplendere ciò che siamo». Magrin rivela il principale requisito per liberarsi dalla schiavitù della mente incontrollata: un ardente desiderio di essere liberi e di realizzare un mondo nuovo, dove la pace e la serenità non siano un’utopia, ma il fondamento della civiltà, considerando il fatto che non siamo separati dagli individui che ci circondano, ma siamo un tutt'uno con loro.
Lo stato Senzamente. L’autore racconta che ad un certo punto del suo percorso ha compreso che la sofferenza viene creata da noi stessi e occorre assumersi la responsabilità di qualsiasi cosa attraversi il proprio cammino, immaginando che la realtà che vediamo sia proiettata da noi stessi. Siamo contemporaneamente registi e spettatori inconsci di questa realtà chiamata vita. Inoltre ha sperimentato che nel momento in cui si è arreso e ha accettato tutto così com’era, ha iniziato a sentirsi molto meglio. Il solo pensiero di non dover più “fare” qualcosa rende sereni, liberi dalla sofferenza, e fa percepire un’espansione di benessere senza limiti. Questo stato di totale assenza di pensieri è stato definito dall’autore stato Senzamente o Limitless, assenza di limiti, qualcosa di impossibile da spiegare a parole, lo si può solo provare.
I loop. Come sottolinea l’autore, ogni volta che soffriamo o che stiamo male, o che sentiamo un limite nel fare qualcosa, lo sentiamo sempre e solo in una parte di noi, nel corpo fisico. Spesso ci identifichiamo in quelle sensazioni fisiche, che scattano quando si fa un pensiero negativo, e che non sono altro che pensieri imprigionati in una parte del corpo (stomaco, cuore, etc..). Anche le emozioni rimangono memorizzate nel corpo e fanno in modo che questo rilasci sostanze chimiche: le emozioni sono chimica nel corpo. L’autore chiama “loop” quei blocchi che abbiamo e che ci impediscono di essere semplicemente chi siamo, che lo vogliamo oppure no. Questi “loop” consistono nell’interazione tra pensiero ed emozione; tra una parte del corpo fisico ed un pensiero. Ne abbiamo a migliaia dentro di noi, che si autoalimentano, vivono dell’attenzione che gli si dedica, sottraendoci energia. Ogni volta che si rimane intrappolati in uno di loro e ci si identifica con esso, cioè si è convinti che quel pensiero è il proprio, lo si sta alimentando e gli si sta lasciando il completo potere su di sé. Fino a che siamo “un ammasso di loop”, siamo schiavi della mente. L’autore li definisce anche sigilli, perché impediscono di vedere al di là, e mantengono integro il segreto di chi si è realmente.
Il metodo M.A.G.R.I.N.. Attraverso un sistema in 6 passi l’autore guida il lettore verso la liberazione di tutto ciò che non siamo per ritornare ad essere “normali”, in modo da passare da uno stato di mente incontrollata ad uno stato di libertà mentale. Ogni fase corrisponde ad una lettera del cognome dell’autore: Misurare (le sensazioni / emozioni), Attivare (lo stato Senzamente), Giocare (con le emozioni / sensazioni), Rilasciare (i loop), Insistere, Neutralizzare. Il sentiero che ha tracciato l’autore è semplice e percorribile da chiunque ed è in grado di risolvere qualsiasi tipo di problema alla radice, a patto che l’utente segua bene la sequenza in ogni sua parte.

Misurare. Come primo passo l’autore suggerisce di porsi le seguenti domande: «Dove senti l’emozione negativa quando pensi a quello che in questo momento non va nella tua vita? In quale zona del corpo?». È fondamentale essere costantemente consapevoli di quello che capita al proprio corpo e dei “loop” che impediscono di vedere chi si è realmente. L’autore suggerisce di fare una lista di tutto ciò che non va nella propria vita e scovare i primi “loop” che impediscono di essere liberi. Questa lista è composta da 3 colonne:
- Problema - Anche solo una parola chiave che indica ciò che fa soffrire.
- Dove lo sento e che emozione è - Qui è importante essere precisi e prestare attenzione al corpo, che indicherà chiaramente il punto dove si sente l'emozione negativa e come è fatta.
- Intensità da 0 a 10 - Dove 10 è il massimo e 0 vuol dire assenza di emozione.
Attivare lo stato Senzamente. L’autore, dopo innumerevoli ricerche e sperimentazioni, ha scoperto come entrare velocemente e in profondità nello stato Senzamente: associando EFT con il potere delle domande. EFT (Emotional Freedom Techniques) è una tecnica che consiste nel picchiettare con le dita alcuni punti del corpo, corrispondenti ai canali energetici (meridiani) usati anche in discipline come l’agopuntura. Le domande hanno il potere di portare la mente a focalizzarsi su qualsiasi cosa. Ecco la procedura per entrare in Senzamente con EFT, semplificata dall’autore: «appoggia la mano destra sul cuore, ripetendo 3 volte «Stato Senzamente» e facendo 3 respiri profondi. Dopo di che, procedi tamburellando in sequenza con tutte le dita i punti di EFT (sopra la testa, sopracciglio, lato degli occhi, sotto gli occhi, sotto il naso, mento, clavicole), per una decina di secondi, mentre ripeti la domanda «Quale sarà il mio prossimo pensiero?» e osserva quello che succede alla mente. Dopo di che fai un bel respiro profondo con la mano sul cuore e porta la tua attenzione alla sensazione piacevole che stai sentendo in questo momento. Per entrare ancora più in profondità in questo stato puoi porti le seguenti domande: «Come può essere più profondo di così?», «Come può essere più espanso di così?», «Quanto posso entrare in profondità, se volessi provarla tutta?». Scoprirai che più cercherai la fine di questo stato, più si espanderà ancora di più. Un’altra semplice domanda, utile per richiamare questa sensazione durante il giorno, è la seguente: «Dov’è il mio stato Senzamente?» Oppure: «A che profondità sono nello stato Senzamente?». Pare che questo stato si possa trasmettere alle altre persone anche a distanza – essendo noi un tutt’uno – e far percepire anche a loro un’intensa sensazione di benessere e pace. All’interno del libro, l’autore riporta altre tecniche molto efficaci tra cui la tecnica della doppia mano, presa in prestito da Tolle (maestro spirituale che ha influenzato parecchio il lavoro dell’autore), che consiste nel portare l’attenzione sul corpo fisico, osservare la sensazione piacevole di vitalità percepita e tramite questo accedere a Senzamente.
Giocare. Molte persone prendono le cose troppo seriamente. L’obiettivo posto dall’autore è quello di essere liberi dalla sofferenza divertendosi, mantenendo un atteggiamento giocoso, come da bambini. L’autore rammenta che se non ci si diverte durante questo viaggio, se lo si rende troppo serio, si rischia di metterci ancora più tempo di quello preventivato. Quindi suggerisce di giocare con le emozioni negative, fino a che non saranno solo un lontano ricordo.

Rilasciare. L’autore rammenta che qualsiasi cosa esce dalla mente senza il proprio consenso è una bugia e ricorda che noi non siamo le nostre emozioni, quindi invita a prestare attenzione al linguaggio, mettendo in guardia che, se sentiamo qualcosa di diverso da una pace profondissima, è legato a qualche “loop” e possiamo lasciarlo andare. A volte questo non è semplice perchè abbiamo paura di provare paura (illusione della sofferenza), paura del dolore, e dietro un’emozione negativa può esserci del piacere nascosto. Questo fa sì che le emozioni rimangano intrappolate nel corpo. L’autore consiglia di rilasciare anche le sensazioni piacevoli, come la gioia, in modo da sprofondare in un senso di pace ancora più profondo. Secondo l’autore esistono varie modalità per rilasciare i “loop”: la tecnica del distruttore di loop (c’è un intero video gratuito dedicato a questa potente tecnica), la tecnica del centro dell’emozione (si insegue l’emozione tentando di farla aumentare, entrando nel suo centro, e in genere tende a fuggire fino a svanire, lasciando spazio allo stato Senzamente), la tecnica del rilascio sopra la testa (si osserva il loop che esce dalla sommità della testa ed appena fuori si dissolve nel nulla). In caso di resistenza, l’autore consiglia di utilizzare domande del tipo: «Vuoi tenerlo?», «Ti serve, oppure puoi lasciarlo andare?».
Insistere. L’autore mette in guardia sull’importanza di non fermarsi mai e di non trattenere nessun “loop”. Durante il percorso è normale cadere e verrà da mollare, ma se si lavora con costanza, precisione e tenacia il processo sarà ricco di soddisfazioni, ogni giorno ci si sentirà più leggeri, focalizzati, rendendo il percorso entusiasmante. Neutralizzare. L’autore suggerisce di applicare Senzamente e continuare a rilasciare, senza preoccuparsi di ottenere ciò che si vuole, perchè in realtà è la mente a volerlo, non siamo noi. Non potremo mai avere ciò che vogliamo se abbiamo “loop”, nemmeno usando il pensiero positivo, la legge di attrazione, o cambiando le convinzioni limitanti. L’autore afferma che le convinzioni, come tutto il resto, sono un’illusione, “loop” meno visibili, programmi che abbiamo accettato e che girano nella nostra mente. Non serve cambiare le convinzioni limitanti perchè siamo esseri illimitati e l’unica cosa che ci limita sono i “loop”. L’unica cosa da fare è cercare ciò che si cela al di là della mente, dove non ci sono limiti, neutralizzare ogni loop, fino a raggiungere un livello di pace personale profondo e soddisfacente.
Citazioni:
«Dobbiamo iniziare a ragionare al di là della mente se vogliamo trovare una soluzione.»
«Non credere mai alla mente, la mente mente, sempre e di continuo su qualsiasi cosa, perchè non è la padrona casa, ma uno strumento che si è impossessato di noi.»
«La mente incontrollata è la causa della maggior parte della sofferenza. La sofferenza è necessaria fino a quando non ci rendiamo conto di ciò che la causa.»
«Guardare ogni cosa con gli occhi della consapevolezza e della compassione, è il modo più saggio di prenderci cura del mondo e di noi stessi.»
«Non devi cambiare gli altri. Tu sei gli altri.»